Nel bilancio appena
approvato (con il voto contrario del
Gruppo Misto e di Partecipazione), è passato anche il piano triennale di
investimenti.
In detto piano troviamo
l’avvio della proposta di Finanza di Progetto art. 153 ex D.lgs 163/2006, gestione ed ampliamento complesso cimiteriale
comune di Senigallia.
In poche parole si prevede
di realizzare il progetto di ampliamento
e la gestione del Cimitero delle Grazie tramite lo strumento della Finanza di Progetto , meglio conosciuto
con il termine anglosassone Project
Financing, per la cifra di ben
19.242.760,00 euro.
Durante il dibattito in
consiglio, considerate le “raccomandazioni” scritte nel verbale dei revisori dei conti e
considerato il fatto che ormai la letteratura contro l’utilizzo della Finanza di Progetto è sempre più ampia, ho
chiesto chiarimenti e posto alcune domande.
So che la Finanza di progetto si
realizza attraverso il coinvolgimento di partner privati nel finanziamento
(totale o parziale) e nella realizzazione
dell’opera, i privati poi recupereranno l’investimento attraverso il costo del
servizio che verrà fatto pagare agli utilizzatori dell’opera. Il tutto può
avvenire per il privato intrecciandosi a
banche e strumenti finanziari vari.
Si può pensare che la cosa
sia utile e funzionale, invece io credo, come tantissimi più esperti del sottoscritto, che le vittime principali saranno ovviamente i
cittadini. Basta ascoltare le interviste sul web dell’ing. Ivan Cicconi esperto in appalti e direttore
di ITACA – Istituto per l'Innovazione e
Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale.
Ho anche aggiunto, nella
mia richiesta di chiarimenti, se le voci ricorrenti su una ditta di Catania interessata alla Finanza di Progetto per il nostro
cimitero corrispondesse al vero.
Concludevo con la semplice considerazione che qualsiasi
ditta privata che verrà a Senigallia per ampliare e gestire per almeno
vent’anni il cimitero, sicuramente non
verrà con spirito di ditta benefattrice.
La risposta immediata del sindaco è stata che non c’è al momento nessuna ditta perché
siamo alla fase iniziale del percorso, che la cifra dei 19 milioni potrà essere anche di sei milioni e che nulla di certo al momento si sa, che la partecipazione al progetto avverrà
con bando. In ogni caso la procedura iniziata, concludeva il Sindaco, verrà eseguita secondo le normative vigenti.
Un’ altra totale esternalizzazione di un
servizio pubblico è alle porte. L’appalto
attuale ad una cooperativa sociale mi
pare cosa ben diversa dalla Finanza di Progetto proposta.
L’amministrazione comunale mi risponderà
che resteremo comunque proprietari….
Luigi Rebecchini
(capogruppo Gruppo Misto)
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