giovedì 21 giugno 2012

SPIAGGIA LIBERA... MA VIETATA



   Il tratto di spiaggia compreso tra i bagni Bora Bora ed il molo è storicamente  spiaggia libera e da molti cittadini di Senigallia viene (o veniva) frequentata in quanto libera.

  Ieri mattina mi sono recato sul posto e con grande sorpresa ho notato  alcuni cartelli della Gestiport  ed un cartello di un’associazione di surf, a cui credo sia stata dato l’uso della spiaggia, di recente  installati.

In un cartello si legge: “Accesso consentito solo ad autorizzati”, in un altro: “E’ vietato installare ombrelloni, sedie, materassini, nonché sostare per la balneazione” .
   Ieri pomeriggio, giornata di consiglio comunale, ho rivolto un’interpellanza su questo fatto all’assessore Ceresoni.  L’imbarazzo dell’assessore è stato evidente e l’unica risposta data è  che quell’area non ricade nel piano degli arenili e  viene gestita dalla società “Gestiport”.

Ho replicato che proprio durante la discussione del piano degli arenili avvenuta in consiglio  più di un anno e mezzo fa, avevamo chiesto l’impegno alla giunta  comunale che quel tratto di spiaggia venisse mantenuto  a disposizione dei cittadini in modo libero. La giunta e lo stesso assessore in quel frangente si erano assunti tale impegno.

Sottolineo che la Gestiport  è una società che non viene dalla luna, ma che socio di maggioranza è proprio il Comune!

Chiedo, pertanto,  che l’amministrazione comunale si attivi immediatamente  a che il tratto in questione torni ad essere fruibile liberamente e legittimamente da tutti coloro che
non intendono servirsi delle spiagge attrezzate.

Luigi Rebecchini , capogruppo Rifondazione Comunista

lunedì 11 giugno 2012

SMANTELLANO L' OSPEDALE DI SENIGALLIA

     La maggioranza che governa la Regione e in particolare il Presidente Spacca e l’assessore Mezzolani, del Partito Democratico, hanno fatto conoscere tramite i giornali i loro programmi per “ristrutturare “ la Sanità marchigiana: il tutto giustificandolo con i tagli imposti dal Governo nazionale  (che il loro Partito appoggia con entusiasmo).

 Per quel che riguarda Senigallia questa ristrutturazione comporterà la chiusura dei reparti di Otorinolaringoiatria e Oculistica, la eliminazione dei letti di Nefrologia, la riduzione drastica dei posti letto per acuti che saranno ben 45 in meno di oggi.

    Questo è l’avvio di un definitivo smantellamento, altro che “razionalizzazione” !  Questo mentre la nuova geniale trovata dell’”Area Vasta” trasferisce nella “metropoli” di Fabriano, la città dei veri padroni delle Marche, le strutture amministrative della Sanità senigalliese, con grandi costi economici e umani.

     Rifondazione Comunista ha più volte chiesto al Sindaco e alla sua maggioranza di darsi da fare per difendere l’esistenza delle strutture sanitarie di Senigallia: queste richieste sono spesso state ascoltate con fastidio e le  dichiarazioni di ottimismo del governo cittadino oggi dimostrano la loro totale insensatezza.

     Chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci in una lotta per il mantenimento di un’adeguata offerta di servizi sanitari che ci impegniamo a portare avanti nella nostra città e in Regione.