giovedì 26 giugno 2014


Che fine ha fatto la giusta esigenza di un nuovo Regolamento Edilizio?

 

“Senigallia ha una strumentazione urbanistica vecchia di 20 anni e non più adeguata per governare la città e il paesaggio”. La frase virgolettata è scritta nella relazione che accompagna la delibera della giunta n.60 del 16/04/2013.

Nel testo della stessa delibera di giunta troviamo ancora:

“ A seguito dell’emanazione di nuove disposizioni legislative sovraordinate, in particolare in tema di ambiente, risparmio energetico, sviluppo sostenibile, tutela e valo-rizzazione del “paesaggio” nonché delle innumerevoli criticità che si riscontrano nella gestione degli interventi edilizi, in particolare per quelli che concernono il recupero di fabbricati, si rende indispensabile procedere ad una revisione generale e organica della strumentazione regolamentare in materia di trasformazioni edilizie ed urbanistiche del territorio comunale”.

 

In pratica sindaco, assessore all’urbanistica e gli altri membri della giunta comunale, questa volta in maniera condivisibile, affermano che nel Comune di  Senigallia vige  un  Regolamento Edilizio ormai vecchio, superato e  che serve a poco e addirittura è di ostacolo ad una normale e corretta attività edilizia.

 

Alla delibera citata si allega una articolata proposta di revisione generale del Regolamento Edilizio Comunale  da portare alla discussione delle categorie interessate, della commissione consiliare competente, del Consiglio Comunale. Viene anche stabilito un cronoprogramma che porta come data conclusiva dell’intero iter di approvazione  da parte del Consiglio Comunale il 6 dicembre 2013.

 

Ma come sono andate e come stanno ora effettivamente le cose?  Dopo la delibera  del 16 aprile 2013, la commissione competente aveva iniziato subito l’esame della prima parte della proposta del nuovo Regolamento Edilizio,  tutti consapevoli dell’importanza di un nuovo e aggiornato strumento. Avevamo iniziato lo studio della parte che riguardava l’edilizia rurale , sicuri che avremmo continuato i lavori e finito quella  parte in esame e poi proseguito sul resto dell’articolata proposta che ci era stata presentata.

 

Invece, dopo poche riunioni, l’iter  sul regolamento edilizio si è bloccato (sono passati molti mesi ormai) per volere della stessa maggioranza, non certo della commissione, di regolamento edilizio non si parla più! Ad una mia interpellanza effettuata nell’aprile scorso in Consiglio Comunale su questa questione, l’assessore Ceresoni in pratica non mi ha dato risposta.

 

Ritengo urgente la ripresa dei lavori di commissione sul regolamento edilizio, per poter giungere all’approvazione di un nuovo regolamento ormai veramente necessario.  

 

Le regole in edilizia devono essere chiare e codificate il più possibile, non si possono  lasciare le pratiche edilizie ad un regolamento “non più adeguato e dove si riscontrano innumerevoli criticità nella gestione degli interventi edilizi…”, non si possono lasciare alla completa libera interpretazione  e discrezione, non è possibile mandare in confusione cittadini, progettisti, imprese e gli stessi uffici comunali. 

La discrezionalità amministrativa, quando è eccessiva, come nel nostro caso, compromette seriamente la imparzialità che dovrebbe avere un servizio pubblico. Ma in vista  delle elezioni del prossimo anno, evidentemente,  qualcuno ci ha ripensato ed ha considerato più utile, a fini elettorali, mantenere  regole inadeguate e confuse per sviluppare meglio forme di clientela.

 

Luigi Rebecchini    (capogruppo gruppo misto)