sabato 20 luglio 2013

CASSE E CIMITERO


Il comune vuol riempire le casse comunali con un project financing

Nel bilancio appena approvato  (con il voto contrario del Gruppo Misto e di Partecipazione), è passato anche il piano triennale di investimenti.

In detto piano troviamo l’avvio della proposta di Finanza di Progetto art. 153 ex D.lgs 163/2006,  gestione ed ampliamento complesso  cimiteriale  comune di Senigallia.

In poche parole si prevede di realizzare il progetto di ampliamento  e la gestione del Cimitero delle Grazie tramite lo strumento della Finanza di Progetto , meglio conosciuto con il termine anglosassone  Project Financing,  per la cifra di ben 19.242.760,00 euro.

Durante il dibattito in consiglio,  considerate le “raccomandazioni”  scritte nel verbale dei revisori dei conti e considerato il fatto che ormai la letteratura contro l’utilizzo della  Finanza di Progetto è sempre più ampia, ho chiesto chiarimenti e posto alcune domande.

So che la  Finanza di progetto si realizza attraverso il coinvolgimento di partner privati nel finanziamento (totale o parziale)  e nella realizzazione dell’opera, i privati poi recupereranno l’investimento attraverso il costo del servizio che verrà fatto pagare agli utilizzatori dell’opera. Il tutto può avvenire per il privato  intrecciandosi a banche e strumenti finanziari vari.

Si può pensare che la cosa sia utile e funzionale, invece io credo, come tantissimi  più esperti del sottoscritto,  che le  vittime principali saranno ovviamente i cittadini. Basta ascoltare le interviste sul web dell’ing.  Ivan Cicconi esperto in appalti e direttore di ITACA – Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale.

 Gli stessi nostri revisori dei conti hanno scritto nel verbale del 15 luglio 2013 alcune raccomandazioni  importanti ed espresso  forti dubbi : “…raccomandando l’Ente affinchè si adoperi per il massimo e costante monitoraggio e controllo delle diverse procedure da affrontare nei vari steps delle operazioni da intraprendere soprattutto nell’intervento dei privati, trattandosi di opere di interesse pubblico che esplicano il loro effetto nel tempo, raccomandiamo inoltre di verificare attentamente, coinvolgendo gli tutti  uffici interessati, il piano economico-finanziario e quindi la convenienza di tale operazione e l’impatto che potrebbe avere nei prossimi Bilanci”

Ho anche aggiunto, nella mia richiesta di chiarimenti, se le voci ricorrenti  su una ditta di Catania interessata  alla Finanza di Progetto per il nostro cimitero  corrispondesse al vero.

Concludevo  con la semplice considerazione che qualsiasi ditta privata che verrà a Senigallia per ampliare e gestire per almeno vent’anni  il cimitero, sicuramente non verrà con spirito di ditta benefattrice.

La risposta immediata  del sindaco è stata  che non c’è al momento nessuna ditta perché siamo alla fase iniziale del percorso, che la cifra dei 19 milioni  potrà essere anche di sei milioni  e che nulla di certo al momento si sa,   che la partecipazione al progetto avverrà con bando. In ogni caso la procedura iniziata, concludeva il Sindaco,   verrà eseguita secondo le normative vigenti.

 Mi sono permesso  di replicare  prendendo atto che le voci di corridoio sulla ditta catanese risultano infondate, che la cifra dei 19 milioni e passa sta scritta sulla relazione ufficiale dei lavori pubblici allegata al bilancio e per ultimo, aggiungevo, che mi risulta incomprensibile l’ignoto sulle cifre espresso dal sindaco quando l’ing. Roccato attesta che” l’intervento in esame allo stato attuale ha tutte le caratteristiche per essere dichiarato di Pubblico Interesse” (dichiarazione riportata sempre nel verbale dei revisori dei conti).

   Un’ altra totale esternalizzazione di un servizio pubblico è alle porte.  L’appalto  attuale ad una cooperativa sociale mi pare cosa ben diversa dalla Finanza di Progetto proposta.   

    L’amministrazione comunale mi risponderà che resteremo comunque proprietari….

Luigi Rebecchini
(capogruppo Gruppo Misto)

Notte Bianca: I vomitatoi non ci devono appartenere, lasciamoli ad altri

      Poco più di un mese fa ho rivolto al Sindaco un’ interpellanza-appello, sottolinenando come Senigallia in questi anni si sia connotata sempre più come città dai turismi diversificati: città che ha saputo attrarre e sa attrarre un turismo fatto per le famiglie, per i giovani, per gli anziani, un turismo per lo sport, un turismo religioso, un turismo culturale, abbiamo un turismo che vuole godere delle bellezze paesaggistiche dei nostri luoghi, insomma ricordavo che gli sforzi fatti in questi anni e che si continuano a fare in questa direzione e con questa strategia hanno avuto e hanno un certo successo.
Purtroppo aggiungevo che, nel fine settimana, sta prendendo sempre più piede, qui a Senigallia, un altro tipo di turismo che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto e che si continua a fare, un turismo che rischia di uccidere tutti gli altri tipi di turismo e che io ho definito e definisco “turismo dello sballo” o il “turismo degli ultras dello sballo”.

Ho trovato nella risposta del Sindaco, alla mia interpellanza di un mese fa, una positiva sensibilità con l’impegno di una costante e maggiore attenzione e considerazione sui problemi che avevo sollevato.

La notte bianca o notte della Rotonda, svoltasi pochi giorni fa, non è andata nella direzione del buon turismo auspicato. E’ stata una “festa” - festa tra virgolette - che si è connotata, per i contenuti espressi, come momento per uno sballo collettivo, per la felicità e le tasche di alcuni locali e il malumore della maggioranza dei cittadini e turisti che si aspettavano ben altro.
Non mi dilungo su quanto personalmente visto, ma certo una città in festa non vuol dire musica sparata a palla e alcool a gogò in ogni dove, ma deve andare nella direzione originaria della notte della Rotonda con un pullulare di iniziative di qualità, di buona musica e di cultura. Per la notte della Rotonda devono essere coinvolti e impegnati più assessorati, in modo che si elabori un progetto coordinato e che coinvolga tutta la città con eventi plurimi anche se non per forza costosi.

E’ necessario essere, ora, più solerti e attenti a trovare delle risposte per mantenere la nostra buona immagine e non degradarla. Mi permetto, anche questa volta, di proporre e chiedere che sul lungomare e in città avvengano solo un certo tipo di iniziative. Se non abbiamo risorse economiche per far pullulare la città di buone cose, meglio annullare la notte bianca tipo anno 2013, perché creiamo solo danno all’immagine della città.

Io credo , comunque, che anche con l’ausilio di associazioni e gruppi di cui la città è ricca, si possa fare molto nella direzione giusta per la prossima festa del 2014, mi riferisco all’organizzazione di spettacoli di teatro, di musei aperti, di musica d’autore, di dibattiti, di incontri culturali, di musica classica, di clawn, di artisti di strada, di mostre di pittura, di mostre fotografiche, insomma una città viva e vivace nelle sue piazze e vie che anche i giovani sapranno sicuramente apprezzare.
Dobbiamo cambiare completamente registro dalla notte della Rotonda del 2013, non possiamo mettere a rischio l’economia turistica per il beneficio di pochissimi, con azioni errate. Agiamo con iniziative di qualità, perché queste, meglio della repressione e delle sanzioni, fanno e faranno piazza pulita dei comportamenti da ultras dello sballo. Il Comune ha il dovere di proporre modelli positivi e alternativi allo sballo.
da Luigi Rebecchini
capogruppo Gruppo Misto