giovedì 23 dicembre 2010

LA POLITICA DELLE FINZIONI

Ancora una volta lo spostamento della centralina per il rilevamento della qualità dell'aria ha tenuto banco in consiglio comunale.
Gia l'interpellanza ad inizio seduta del consigliere Mancini, documenti alla mano, aveva fatto emergere come la scelta dello stesso spostamento, di fatto, sia stata voluta e caldeggiata dalla giunta.
Le affermazioni dell'assessore Campanile, durante il dibattito per l'approvazione del bilancio, hanno poi innescato una accesa discussione tra il sottoscritto e lo stesso assessore.

A mio parere, non si possono prendere in giro i cittadini assicurando che la qualità dell'aria sia divenuta all'improvviso ottima.
Mi pare che la preoccupazione dell'assessore Campanile e della giunta,
che comprende anche due verdi (!), sia quella di rappresentare non quello che realmente è, ma quello che si vuol fare apparire.
E per fare apparire la qualità dell'aria come ottima, questa giunta si è adoperata a spostare la centralina da un'area ad intenso traffico, quale la curva della Penna, ad un'area a traffico nullo quale il Parco della Pace (ex Piazza D' Armi), lato via Boccherini (accanto ai bagni pubblici).

Se prima la centralina era posta effettivamente sotto i tubi di scappamento, adesso si è fatto l'errore opposto.
E' come se, nelle nostre case, per avere l'illusione di avere l'ambiente a 20 gradi, decidessimo di spostare il termostato sopra un termosifone.

Credo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere l'effettiva qualità dell'aria che respirano, dove abitano. La centralina poteva essere posta in un quartiere della città, o nel centro storico, o nella periferia, ma sicuramente non in un luogo dove il traffico è pressocchè assente.
Sicuramente, assai presto, l'assessore Campanile cercherà di prenderci ancora in giro riferendo pubblicamente sì i dati della centralina, ma dimenticando la collocazione della stessa. Per Campanile e per questa giunta quello che è importante è l'apparenza, l'immagine, non quello che realmente è.
Ma non lasceremo cadere, come gruppo Partecipazione e come Rifondazione Comunista, nel dimenticatoio la questione. Per il prossimo consiglio comunale prepareremo un'altra puntuale interpellanza ed altre iniziative.
Luigi Rebecchini consigliere comunale di Rifondazione Comunista