martedì 31 agosto 2010

ALTRA SPECULAZIONE EDILIZIA?

All’assessore Simone Ceresoni

e p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia


Oggetto:: INTERROGAZIONE SCRITTA A RISPOSTA ORALE,


La mia interrogazione è rivolta all’assessore all’ urbanistica Ceresoni.

Già nella discussione consiliare del 25 magggio u.s., relativa alle linee programmatiche presentate da questa maggioranza, avevo sollevato la questione dello spostamento dello stadio “Bianchelli”, ipotizzata nel documento.
Nel documento programmatorio del Sindaco e della maggioranza, presentato in Consiglio, riferito dallo stesso Sindaco, a pag 15, infatti, si legge: “Va pianificata la ricollocazione dello Stadio centrale e di quello di Marzocca”. Non si fa menzione della destinazione urbanistica di quelle aree.

Avevo chiesto, in quella seduta, al sindaco Mangialardi, quali fossero le intenzioni di destinazione urbanistica dell’area dello stadio Bianchelli, nell’eventualità di un suo effettivo spostamento.

Il sindaco, come è ormai suo uso, dimostrando ancora una volta arroganza e poco senso democratico, non ha dato risposta al sottoscritto.

Chiedo ora a Lei , assessore Ceresoni, se quanto espresso nelle linee programmatiche sia effettiva volontà di tutta la maggioranza e Le chiedo di chiarire nell’eventualità di un effettivo spostamento del campo di calcio “G. Bianchelli”, quali siano le intenzioni e le vostre proposte sull’area. Chiedo, infine, se può, in modo inequivocabile, impegnarsi fin da ora che in quella parte di città non si andrà ad effettuare un altro intervento speculativo edilizio.

Il sottoscritto ritiene che un ulteriore intervento edilizio in quell’area, andrebbe ad aggravare una situazione già caotica e, sicuramente, andrebbe a creare situazioni di cattiva abitabilità della zona e non solo.

Il sottoscritto auspica, pertanto, che non vi sia volontà di colate cementizie nell’area dello stadio Bianchelli nel caso di eventuale spostamento e che sia l’amministrazione comunale a determinare la progettazione urbanistica e non l’interesse di qualche cricca di speculazione edilizia.

Noto da tempo, purtroppo, anche a Senigallia, per quanto concerne l’urbanistica, un atteggiamento culturale acritico e accondiscendente verso le logiche dell’economia dominante. Noto una concezione culturale che vede la nostra città come offerta agli investitori, quasi che la qualità della vita si possa misurare sul volume d’affari messo in moto dal comparto immobiliare.
Proprio per tali ragioni è bene aprire, da subito, un confronto in città, al fine di evitare di trovarci di fronte a fatti compiuti e scelte sciaugurate.


Senigallia 31 agosto 2010 Luigi Cosmo Damiano Rebecchini