martedì 15 luglio 2008

PREMIO PONZIO PILATO

Tre ex aequo per il Ponzio Pilato dell'anno

Dopo il monnezza-day di giovedi 8 luglio e le successive dichiarazioni di alcuni nostri amministratori, credo sia giunto il momento di istituire a Senigallia il premio Ponzio Pilato.
Senz’altro risulterebbero vincitori ex aequo: il sindaco Angeloni, l’assessore Mangialardi e l’assessore Ceresoni.

La prima dichiarazione che ho letto, e che mi ha lasciato di stucco, è stata quella dell’assessore Mangialardi: ”i rifiuti fanno ormai capo al Cir 33, noi come Comune non c’entriamo più niente, più niente”.
Ma come, non era Lei assessore Mangialardi che assicurava tutti, nei mesi scorsi, affermando che la raccolta rifiuti, dopo un primo periodo di rodaggio, sarebbe andata alla grande, grazie anche alle ditte affidabilissime vincitrici dell’appalto? E non era Lei assessore Mangialardi che fino a che le cose andavano (in via presunta) bene , si affannava a mostrare attraverso comunicati stampa, conferenze, incontri ecc..di essere stato bravissimo? oggi che le inefficienze sono evidenti, l’assessore Mangialardi non c’entra “più niente, più niente”?

E assessore Ceresoni non era Lei che ad un’interrogazione di alcuni consiglieri sui problemi della raccolta rifiuti , rispondeva meno di un mese fa che è necessario guardare agli aspetti positivi dell’operazione?

Infine, possibile che Lei Signor Sindaco sia sempre immune da errori e che le colpe siano sempre tutte degli altri? Perché questa arroganza, questa protervia nel non ammettere mai di avere sbagliato in alcunchè?
Caro Sindaco, Lei non può lavarsi le mani sulla questione rifiuti: il cittadino che paga la tassa rifiuti al comune, in caso di inefficienze, è giusto che rivolga a Lei la protesta.
La raccolta rifiuti è affidata ai comuni, poi questi la possono gestire in proprio, o in consorzio, o in altra forma, è sacrosanto che il cittadino si rivolga al Comune.
D’ora in poi, e invito tutti a tenere questo comportamento, in caso di inefficienze, io stesso mi rivolgerò al Comune e sarà il Comune che dovrà rivolgersi al Cir33.

Sindaco, non può lavarsi platealmente le mani con proclami ex cathedra. Lei, con maestria, ribalta i problemi, cercando di trarre addirittura vantaggio mediatico. Se oggi Lei diffida il Cir 33, è il minimo che può fare, è semplicemente suo dovere ed obbligo.

Era evidente che, al raddoppio della popolazione, nei mesi estivi saltasse qualcosa. Eravamo già nella precarietà nei mesi invernali. Se si fosse dato più ascolto alle prime proteste, oggi non saremmo in queste condizioni... Lo dica chiaramente, quante volte sono stati palesati da cittadini ed imprese problemi sui rifiuti…. Non è atto di debolezza ammetterlo.

Gli operai, in questi giorni, hanno spiegato, in maniera semplice e competente, il perchè del mal funzionamento del servizio.
Il carico di lavoro con il porta a porta non è lo stesso della raccolta indifferenziata vecchia maniera, è necessario adeguare il numero del personale.
Ma i lavoratori ormai non hanno voce in capitolo, anzi, si può anche fare a meno di dare loro la retribuzione. Intanto devono lavorare più del dovuto, senza paga e senza più poter scioperare! Cose dell’altro mondo!

Non si può essere corresponsabili di questa situazione. Si paghi chi lavora e si renda possibile il funzionamento del servizio, oppure si rimetta in discussione il carrozzone CIR, la manutencoop e quant’altro (amministrazione comunale compresa -quindi se stessi-) che si sono dimostrati non all’altezza, superficiali e quaquaraqua.

Forse noi tutti, presi dalla giusta necessità di differenziare i rifiuti, l'anno scorso, non abbiamo ben ponderato la gestione (costosa e inefficiente) che si profilava. E poi, come mai in alcune realtà italiane, con l'introduzione della raccolta differenziata domiciliare, il costo per il cittadino della tassa rifiuti si è abbassato?
Cir33, Manutencoop, Consorzio Formula Ambiente, Lucente: Rino Gaetano, anche qui, avrebbe detto :“nun ti reggae più”.

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